lunedì 22 ottobre 2007

Neve e Cioccolato bollente



Dieci gradi di meno! Ma dico io... dieci! In un giorno! O_O Ho le punte delle dita che sembrano polaretti, sta a vedere che se le lecco sanno pure di fragola, menta e limone...
Sarà pure un'impressione, ma il freddo mi cambia i pensieri. Per assurdo, si affinano, diventano come cristalli, geometrici e regolari, si ripetono dentro in eco fino a purificarsi... è un ottimo periodo per scrivere racconti brevi. Per far quadrare i conti delle bollette condominiali in sospeso, analizzare i preventivi delle assicurazioni e aggiustare ricette culinarie secondo i crismi della praticità. Mi accingo dunque a riassumere in breve una ricettina cioccolatosa di antica memoria...
A differenza dei Maya, gli Aztechi preferivano bere la cioccolata fredda. Si racconta che dalle cime del vulcano Popocatepelt i servi portassero la neve per la bevanda dell’imperatore.
Ma io preferisco la versione bollente... per riscaldare le mani, il corpo, e lo spirito. Scusa Quetzalcoatl, chiedo venia ma fa proprio freddo...


CIOCCOLATA AZTECA (x 2)
350 ml di acqua
sei cucchiai di cacao (meglio se equo e solidale)
una manciata di arachidi (idem)
una tavoletta da 150 grammi di cioccolato fondente (e per fondente intendo almeno oltre l'80% eh!)
un peperoncino secco
una stecca di cannella (o di vaniglia se non vi piace la cannella)
un pizzico di pepe
tre chiodi di garofano
due semi di cardamomo
la buccia grattugiata di un limone piccolo (biologico, xkè quelli commerciali hanno la buccia trattata con anticrittogamici velenosi anche per noi)

Frullate le arachidi e mettetele da parte.
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, stemperate nell'acqua calda sei cucchiai di cacao, unite e mescolate per bene il tutto finchè non sarà omogeneo.
Aggiungete il peperoncino secondo la piccantezza desiderata, la stecca di cannella o vaniglia, le altre spezie e infine la buccia di limone. Fate sobbollire a fiamma bassa per qualche minuto, poi filtratela con un colino a trama grossa e mettete in tazza. C'è chi aggiunge dopo le arachidi, o chi non le mette proprio.
Da notare che, oltre ad essere piccante come piaceva ai conquistadores... è amarissima. Niente zucchero, per carità! Come per il tè verde (quello vero), il caffè buono e la massa di cacao, l'amaritudine è ciò che la rende davvero speciale, e si apprezza allenando il gusto. Fate pratica!

Nessun commento: