Vi racconto una storiella. Di recente mi è capitato di fare quattro prelievi di sangue uno dietro l'altro, perchè in tutta Roma pare non esista un laboratorio d'analisi che faccia tutto ciò che mi serve controllare. Di questo mio sangue prezioso, si è avuta molta cura. Talmente tanta che una volta l'hanno perso. E un'altra pure. E un'altra volta l'infermiera non mi trovava le vene e mi ha bucherellata finchè un medico pietoso non ha provato sull'altro braccio. La penultima volta mi ha fatto un male cane e mi è venuto un livido violaceo-azzurrognolo che è durato tre giorni. Alla quarta infermiera, mia madre che ha lo sguardo allenato ha chiesto per favore di mettersi i guanti, perchè di solito non si fanno i prelievi a mani nude dopo aver raccolto la roba caduta dal pavimento sozzoso, aprendo le maniglie luride ed altre amenità negli ambuienti men che sterili dove si fan i prelievi. Lei ha detto di sì, ma lo sguardo allenato alla stronzaggine non mente: si è messa un guanto di fretta alla mano destra, e poi con la sinistra mi ha cercato la vena, aperto la farfalla della siringa e me ne ha infilato l'ago come fosse una zappa prima che potessi dire "a". Non ho voluto dargli soddisfazione e ho iperventilato sorridendo affabilmente, mentre dentro di me gridavo "a li mortacci tuaaaaah!".... E lei gentilmente per tranquillizzarmi mi ha detto che spesso capita che le provette si rompano, centrifugando. Ma che diamine usate, una Whirpool a 800 giri??
Diciamolo: che il Ministero della Sanità compie 30 anni non gliene frega niente a nessuno.
Ma magari, non doversi svegliare alle 6 per stare alle 7 davanti alla macchinetta numeratrice per prendere il numero per la pre-fila per prendere quello della fila quando accenderanno le macchinette alle 8, e dalle 8 alle 9 questionare con un'addetto al computer che non sa manco usare la tastiera per inserire gli esami giusti e pagare il ticket, e poi farsi tre ore di fila davanti al laboratorio... (mi è successo proprio così, ieri, all'Eastman. Pari pari. E c'era gente di fuori che stava lì dalle 5 e si era svegliata alle 4).
Bè, insomma, potrebbero investire in formazione professionale, attrezzature migliori, o anche solo in una bottiglia di lysoform in più. E non vi ho deliziato con tante altre oscenità di cui sono stata testimone negli ospedali di Roma. Meglio riderci su. Come ha fatto Toscani. E, ahimè, pure Prodi... ma forse non l'ha capita.